Quando hai solo voglia di piangere... - Vivo Come Voglio
Come capisci se stai vivendo la tua vita
16 Dicembre 2022
Disponibile non a disposizione
Sei una persona disponibile o “a disposizione”?
2 Febbraio 2023
Come capisci se stai vivendo la tua vita
16 Dicembre 2022
Disponibile non a disposizione
Sei una persona disponibile o “a disposizione”?
2 Febbraio 2023

Anna: “Ti posso chiedere una cosa? Certi giorni ho solo voglia di piangere… è normale? Succede solo a me o anche ad altre?”
Nadia: “Capita a tutte ed è perfettamente normale…

 

…Ti dicono sii forte come una roccia, solida come la pietra, ma si dimenticano sempre di dirti che anche le montagne piangono.

Piangono le montagne e non se ne vergognano.
Piangono e non chiedono il permesso a nessuno e a nessuno chiedono scusa.

E quelle loro rocciose lacrime non le rendono meno solide, ogni pianto portando via ciò che non è più saldo, rocciose tossine che alla montagna non servono più, che è meglio lasciar andare e di cui si disfa senza alcun ritegno, senza occuparsi né darsi pena di cosa diranno di lei o se il suo pianto farà qualche danno.

Anche le montagne piangono senza per questo diventare meno belle, meno imponenti, meno forti, meno maestose.

Anche le montagne piangono, perché non dovresti tu?

 

Prenditi tutto il tempo che ti serve per piangere le tue lacrime ogni volta che ti serve, senza vergogna alcuna e poi se finite le lecrime ciò che senti dentro è ancora “solo voglia di piangere” prendi carta e penna e mettiti a scrivere.

.

Ma come si fa a scrivere quando hai solo voglia di piangere?

Piangere e scrivere sembrano due cose incompatibili. La carta si bagna e dopo un attimo inizia ad espandere l’inchiostro rendendo illeggibile parole che già leggibili non lo erano perché, tra gli occhi velati e lo sconforto che cresce, la grafia diventa via via sempre più simile a scarabocchi che a parole.

Eppure, scrivere è una delle migliori medicine che si possano prendere quando il pensiero ho solo voglia di piangere cresce e invade mente, spirito e corpo.

Scrivere non serve a non piangere.

Piangere è una buona cosa, fa bene al corpo, alla mente e allo spirito e non ce la dovremmo mai negare quando ne sentiamo il bisogno.

Scrivere serve a prendere quel ho solo voglia di piangere e a far sì che si sfoghi nel pianto o venga sublimato in altro.

Perché una cosa è piangere e altro è aver solo voglia di piangere che significa essere in uno di quegli stati umorali che annientano la forza di volontà, questa capacità tanto decantata quanto spesso inutile.

Piangere è un agire che dura un tempo preciso, 5 minuti, mezzora o a ripetizione per mezza giornata che sia, poco importa. Per quanto possa durare, piangere inizia e finisce. Allora tiri un paio di sospironi, ti alzi, butti i 23 fazzolettini di carta, ti sciacqui la faccia con un po’ di acqua fresca e riparti.

La voglia di piangere, invece, è uno stato dell’essere che se non trovi il modo di sfogarla o trasformarla ti fotte la giornata o anche le giornate (plurale)

Aver solo voglia di piangere significa essere in quello stato in cui in testa ti frulla a ripetizione un ritornello sullo stile “me misera, me tapina” composto dal meglio del meglio del tuo borbottio abbatti energia. Tutte quelle attorno a te ti sembrano più brave, più grandi, più toste, più determinate, più fighe, più di successo, più che sanno e sanno fare e riescono a fare e tu invece sei lì che hai solo voglia di piangere.

La verità è che nulla ti impedisce di uscire da quello stato e lo sai bene e il saperlo però non ti aiuta, anzi, paradossalmente, rende la faccenda ancor più triste e cupa perché “tutte le altre” a quest’ora avrebbero già fatto e disfatto e tu invece non riesci nemmeno a mettere in pratica quelle due tecniche che hai imparato ed ecco che in un attimo aumenta la voglia di piangere.

.

Quando dentro di te sale quel ho solo voglia di piangere  mettiti a scrivere e ne trarrai una grande beneficio.

All’inizio sembra solo tempo perso nel tempo perso, una sorta di presa in giro: ho solo voglia di piangere di cosa diavolo dovrei scrivere e perché poi?!

Ecco, inizia pure così, con questa domanda e poi continua scrivendo qualunque cosa ti passi per la testa in quel momento:

ho solo voglia di piangere cosa diavolo dovrei scrivere e perché poi? A cosa dovrebbe servirmi scrivere? Come cavolo fai a pensare che dovrebbe farmi stare meglio che più scrivo e più mi viene voglia di piangere e adesso sto anche iniziando a piangere e si sta bagnando la pagina e non si capisce più niente di quello che scrivo perché ho la mano troppo nervosa e vorrei prendere a pugni qualcuno o qualcosa altro che scrivere…”

Quando hai solo voglia di piangere prendi carta e penna e scrivi e qualcosa accade sempre ed è quello che ti serve che accada in quel momento per poi poter stare meglio.

Magari dopo poche righe inizi proprio a piangere e va bene così.

Magari inizi a scrivere incidendo il foglio tanta è la rabbia che quella voglia di piangere nasconde e allora sai che ti serve qualcosa per sfogarla questa rabbia, come una Danza Scarica Rabbia, o qualunque altra cosa simile tu conosca.

Magari man mano che scrivi e ti sfoghi scopri che ti stai calmando e ricaricando.

Magari il tuo scrivere parte da frasi sconnesse che messe nero su bianco trovano via via senso e direzione e ti mostrano da dove arriva questo aver solo voglia di piangere cosa lo crea e come risolverlo.

Magari quel “come cavolo si fa a scrivere quando hai solo voglia di piangere” diventa l’inizio del tuo prossimo articolo o un capitolo del tuo nuovo libro …chi può dirlo?! 😉

Magari…

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.