Tu di chi ti fidi?
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Libera di essere te stessa…
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È troppo tempo che non ti senti viva o libera di essere te stessa e ti tieni a galla con fatica in una vita decisa per te dalla società o dalla tua famiglia
prima parte
Non essere davvero te stessa è stato per te la normalità per un sacco di anni, e per tutto quel tempo, pur avvertendo che qualcosa non quadrava, quasi non ci hai nemmeno fatto caso che le tue giornate scorrevano ad un ritmo, per lo più frenetico, deciso da qualcun altro e non da te.
Alzati un’ora prima di tutti per riuscire a lavarti almeno la faccia prima di tuffarti nella corsa quotidiana: prepara le colazioni (a ciascuno la sua), controlla che i vestiti di tutti siano in ordine, prepara le merende dei ragazzi e lo spuntino di mezza mattina per il partner, porta fuori al volo il cane, metti il cibo al gatto e poi via di corsa, scuola uno, scuola due e magari anche scuola tre e sempre di corsa in ufficio, senza aver fatto colazione (un caffè buttato giù al volo mentre ti assicuri che tutti abbiano fatto i compiti, non è colazione) ufficio dove, nonostante tu sia in anticipo di un buon quarto d’ora, la tua scrivania è già piena di pratiche da sbrigare che qualcuno ti ha mollato lì la sera prima, anche se sei uscita un’ora dopo il tuo orario, con un post-it “Pensaci tu. È da fare per ieri. Io arrivo verso mezzogiorno”
Per gran parte della tua vita, pur creandoti una sorta di fastidio sordo allo stomaco, ti è sembrato che tutto questo fosse normale perché, in fondo, le tue giornate erano dello stesso tipo di quelle vissute da quasi tutte le donne del tuo intorno, un ritmo da “vita socialmente approvata” e che, in qualche modo, ti ha fatto sentire “integrata“
Poi però è successo qualcosa che ha mandato a catafascio la tua idea di vita normale!
Un evento particolare, magari anche doloroso, ti ha dato uno scossone e ti ha condotto a porti LA domanda che sta all’origine di ogni cambiamento personale e di ogni evoluzione:
Davvero la vita è tutta qui? Davvero LA MIA VITA sarà sempre e solo un “corri tutto il sacrosanto giorno per star dietro ai bisogni degli altri e senza mai prendermi un minuto per me?”
Poco dopo l’evento scossa ecco un incontro imprevisto e che sembra casuale, con una donna “strana”, di quelle che vivono fuori dagli schemi e non sembrano esserene turbate.
😵Tu sei lì che ti sbatti come una cretina per star dietro a tutti senza nemmeno ricevere un grazie, senza che nemmeno i tutti a cui stai dietro si accorgano che esisti quasi… e quella invece alle dieci del mattino se ne sta beata e tranquilla, su una panchina al sole a leggere un libro …e non solo non si sente in colpa o fuori posto, ma sembra essere addirittura appagata e felice della sua a-normalità. 😵
E ‘mo che si fa?
Ignorare l’evento che ti ha scosso e proseguire come hai sempre fatto?
Dimenticarti di aver mai incontrato quella donna, che probabilmente hai solo sognato e che comunque non fa certo parte del mondo reale, il tuo mondo, quello in cui le donne di una certa età, con o senza famiglia che siano, si danno sempre un gran da fare a sistemare cose, case e persone… ?
Sarebbe l’ideale in un certo senso. Fai finta che nulla sia successo e vai avanti come prima a correre come una matta in giornate non tue…
O forse invece… forse è arrivato il momento di provare ad ascoltare quella “sorta di fastidio sordo allo stomaco” che ti perseguita da mesi, da anni e che ormai si è trasformato in un’ansia che ti sveglia la notte, in un senso di nausea che ti dà il buon giorno al mattino, prima ancora di alzarti dal letto, al pensiero di una nuova giornata di ordinaria follia dentro cui tutti hanno il loro posto tranne te
È così? Il momento di RIPRENDERTI LA TUA VITA E’ ARRIVATO anche per te?
E se è così, cosa ancora ti trattiene?
… CONTINUA …
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