Cosa significa: “voglio essere più serena”?

Sei anche tu una donna che partecipa ad incontri di Crescita Personale e BenEssere perché vuole “vivere più serena” o “essere più felice” o “diventare più consapevole”?

Allora guarda un po’ se la scenetta che ti dipingo qua sotto ti ricorda qualcuna che conosci e se ti corrisponde alla fine dell’articolo c’è un esercizio per te.

*************

Qualche sera fa ho tenuto un laboratorio di Danza dell’Anima di gruppo. Prima di iniziare ho chiesto alle donne presenti di compilare un breve questionario per rendere l’esperienza quanto più possibile utile e preziosa per tutte.

Risultato: 7 questionari su 7, con mio grande scoramento, si sono riempiti di frasi a base di “voglio essere più felice, serena, in pace, soddisfatta, sicura, consapevole… “

Tutte belle cose, neh, che tutte desideriamo per la nostra vita, maaa… cosa cavolo significano nella quotidianità? Come si concretizza e misura l’essere “più felice”? E perché è importante stabilirlo?

Prendiamo ad esempio le risposte di Claudia (nome di fantasia)

Cosa ti ha spinto a partecipare all’incontro di stasera? Sentirmi più serena.

In che modo questa cosa per te è un problema? Perché non sono mai serena.

Come pensi cambieranno le tue giornate quando avrai risolto questo problema? Spero che sarò più serena.

Quindi, riassumendo: Claudia è venuta all’incontro in cerca di serenità, perché il suo problema è che non è mai davvero serena e spera che, alla fine del ciclo di incontri, sarà più serena.

Non fa una grinza vero? Ma detto così non serve a nulla.

“E cosa significa per te Claudia, essere più serena?”

Le chiedo per comprendere meglio.

Lunghi minuti di eeemh e ummmh e poi la rispostona:

“Beh! Sì… essere più serena, cioè che mi preoccupo di meno e mi godo di più le giornate…”

“Ok, bene, bello. Per fare in modo che questo percorso ti sia di aiuto serve, però, che tu mi faccia un esempio di una situazione concreta che per te rappresenta “essere serena”? Cosa dovrebbe succedere in una tua giornata perché tu possa dire che te la sei “goduta di più”? Qualcosa che io possa visualizzare mentre me lo racconti…

Ci sono voluti un buon dieci minuti di insistenza da parte mia per arrivare a scoprire che per Claudia serenità è, ad esempio, potersi concedere almeno mezzora al giorno in cui leggere un libro senza venire interrotta venti volte.

Insistendo ancora un po’ è uscito che le interruzioni vengono in parte dall’intorno, figli e marito che sembra si mettano d’accordo per chiederle tutto il chiedibile proprio appena lei apre un libro e in parte dalla sua rompiscatole interiore che, appena lei si siede in poltrona per leggere, le fa notare che prima però è meglio se sistema i panni, finisce di stirare, prepara i vestiti per il giorno dopo…

WOW! Ce l’abbiamo fatta!

È stata dura ma ora abbiamo qualcosa di davvero concreto su cui lavorare e che ci darà la misura del raggiungimento o meno dell’obiettivo fissato.

Claudia non è venuta all’incontro per “essere più serena” bensì per scoprire come può “riuscire a concedersi del tempo per leggere un libro in santa pace” senza sentirsi in colpa perché sta leggendo anziché fare cose da brava massaia e per imparare a tracciare meglio il confine dello spazio per sé stessa …e cose simili.

Aver dato concretezza all’astrazione iniziale permetterà a Claudia di vedere i suoi progressi durante il Percorso che faremo insieme e a me di aiutarla davvero nel compierli.

Ora invece PARLIAMO DI TE che sei qui a leggere ridacchiando perché in qualche modo sei una Claudia anche tu!

• Cosa è per te “essere più serena”?
• Cosa significa in concreto per te “essere più felice”?
• A quali azioni/situazioni del quotidiano corrisponde questa cosa?
• Cosa dovrebbe accadere di tangibile nella tua giornata di oggi per spingerti a dire “oggi sono stata più serena/felice/soddisfatta di ieri”?

Poniti queste domande e trova loro risposte mooooolto concrete, risposte che si possono vedere…

E se te ne è già venuta in mente una …ti va di raccontarcela qui sotto nei commenti, così che possa essere utile anche ad altre donne in cammino?