E se smettessi di collezionare "Persone Perse"? - Vivo Come Voglio
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E se smettessi di collezionare “Persone Perse”?

Ditele le cose, sputate le emozioni fregandovene delle conseguenze o farete collezione di persone perse

 

Dille le cose che hai in animo di dire a quella persona e digliele ad alta voce e non solo nella tua mente. Dille con lei presente e non solo nel tuo pensiero e digliele adesso perché il “momento perfetto” che forse stai aspettando probabilmente non arriverà mai.

E tira fuori le tue emozioni, lascia che si mostrino, lascia che arrivino forti e chiare, fregandotene di quel che temi possano essere le conseguenze, fregandotene di quello che potrebbero pensare le altre, la tua vita vale di più del loro giudizio, specie se quel giudizio è solo nella tua mente.

Fai le domande che hai in cuore, chiedi all’altra di raccontarsi senza farti sempre fermare dalla paura di chiedere, di essere inopportuna, di essere invadente… alla maggior parte delle persone piace raccontarsi, alla maggior parte delle persone fa piacere e fa bene al cuore che qualcun si interessi alla loro vita, al loro pensiero, a ciò che hanno da dire, a ciò che hanno da trasmettere e raccontare.

E quando una persona ti interessa, attrae, piace apriti alle sue domande, concediti di raccontarti, perché fare “donna del mistero” non è così figo come può sembrare e dopo tre volte che rispondi a monosillabi l’altra persona smette di chiedere ed entrambe perdete un’occasione preziosa perché non c’è nulla in questo nostro piccolo mondo che valga di più di questo scambio di amore fatto dell’aprirsi vicendevolmente dove la mia vita porta vita alla tua e la tua vita dona vita alla mia.

Sii abbastanza folle da iniziare a chiacchierare con la vicina di posto sull’autobus, con chi è in coda con te, con la tipa che si siede sulla tua stessa panchina al parco o al tavolo accanto al bar.

E poi sii ancora più folle e inizia a parlare di te con chi vuoi ti conosca e a fare domande su di lei alla persona che vuoi conoscere, senza freni, senza stupide inibizioni, senza scudi, senza alzare barriere che riusciranno solo a farti arrivare alla fine del tuo cammino in questa vita con una fenomenale collezione di persone e occasioni perse.

Quella persona che sta incrociando il tuo cammino e che ha attirato la tua attenzione, magari sin dal primo sguardo, e dico l’attenzione della pancia, dell’intuito, del tuo profondo, quella persona non l’hai incontrata per caso, non l’hai notata per caso, non stuzzica la tua attenzione per caso.

Quella persona ha risvegliato qualcosa in te ed ha per te un messaggio, che non udrai mai se non ti fermi ad ascoltarlo, se non ti permetti di entrare davvero in contatto con lei, se parli del tempo che fa e di loghi comuni anziché di te, se resti chiusa nel tuo guscio aspettando che lei venga ad aprirlo e, quando poi ci prova, mettendoti a centellinare le parole e le emozioni e l’espressione di te.

Siamo anime eterne ma in questa dimensione viviamo in corpi vincolati allo scorrere del tempo, quando una persona cattura la tua attenzione ascolta cosa ti attrae di lei e poi lasciati libera di conoscerla e di farti conoscere, così come sei, semplicemente come sei, meravigliosamente come sei e, soprattutto, adesso.

 

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